Fase 2: qual è il piano per contenere l’epidemia?

woman-wearing-face-mask-3902732

Foto di Anna Shvets da Pexels

di Cristina Biasini

L’11 marzo, primo giorno del lockdown dell’Italia, Caterina Botti ci invitava a leggere la distanza fisica imposta dall’emergenza sanitaria “non come una tutela di sé, ma come una tutela degli altri, o della stessa possibilità che ci siano ancora, domani, relazioni tra noi e gli altri, come il tentativo […] di limitare il passaggio di un virus che forse a me non fa male, ma può farlo a te o ad altri ancora”. È una lettura che scaturisce da decenni di pensiero femminista e che ha guidato i nostri comportamenti in queste lunghe, dolorose e difficili settimane di quarantena.

Lo ha ribadito Ida Dominijanni su Internazionale qualche giorno fa: “Non è per obbedienza passiva a un ordine imposto, e nemmeno per il terrore di contagiarci, che – in assenza di alternative meno medievali – abbiamo accettato di recluderci, ma per contenere il rischio di contagiare gli altri: era ed è precisamente la salvaguardia del prossimo a richiedere un allentamento della prossimità, un incremento della distanza”.

Lo stesso giorno, il 26 aprile, il presidente del consiglio Giuseppe Conte ha tenuto la conferenza stampa sulla presunta fase 2. Presunta perché, come è stato osservato da più parti, i cambiamenti annunciati dal 4 maggio in poi hanno poco o nulla a che vedere con ciò che, secondo quanto spiegato in precedenza dallo stesso Conte, avrebbe dovuto caratterizzare la fase 2: la convivenza con il virus, ossia la convivenza con un’epidemia non certo sconfitta, visti tempi lunghi per il vaccino e l’incertezza delle terapie a disposizione, ma sotto controllo.

Cosa significhi tenere sotto controllo l’epidemia di Covid-19 lo abbiamo imparato in queste settimane anche noi incompetenti – noi che sappiamo di non sapere, che riconosciamo l’autorevolezza della scienza, che ci affanniamo nella ricerca di fonti di informazioni affidabili. Continua a leggere

Congiunte a chi?

imagesdi Femministerie

Ieri sera durante la conferenza stampa che annunciava le condizioni previste per la Fase 2, il Presidente del consiglio Conte ha fatto ruotare il suo discorso attorno a due capisaldi: industria e famiglia. Ha aggiunto un riferimento alla Chiesa, che cela il conflitto generato dalla sospensione delle funzioni (eccetto le cerimonie funebri), ringraziando solo la CEI e dimenticandosi di tutte le altre comunità religiose che popolano e animano il territorio italiano. Inoltre, il campionato di calcio è di nuovo tornato alla ribalta come uno dei temi centrali per la ri-partenza dell’Italia mentre gli altri sport di squadra come la pallavolo, il basket e il rugby non sembrano contare così tanto.

La prospettiva della riapertura ci è stata presentata come casa e famiglia, attività produttive e indotto. Continua a leggere

Bella ciao 2020

25 aprile 2020: noi restiamo libere. Grazie alle donne e agli uomini che lottarono per la libertà, la giustizia e la democrazia. Alle gappiste, alle staffette alle combattenti. Grazie alle donne che scelsero la lotta partigiana, le bandite per un po’ anche dalla nostra memoria. Oltre 55.000 donne, ci abbiamo messo anni a riconoscere il loro contributo.

Oggi, dalle nostre case, sarà ancora più forte la voglia di esserci, virtualmente, per ricordare insieme e festeggiare la radice della nostra libertà.

Noi restiamo libere, aderiamo all’iniziativa “25 aprile 2020 – Io resto libero”.

bellaciao2020

Continua a leggere

Le nostre madri disobbedienti

by vectorpouch – it.freepik.com

di Cecilia D’Elia

“D’accordo con Naomi Klein che adesso ribellarsi è difficile. Tuttavia, nella tua infinita pazienza, puoi sognare, magari, una class action. E pazienza se la ministra Lamorgese ti accusa di aver bevuto il latte dei “focolai estremisti”: tu, con gli anni che ti porti addosso, sei affezionata alla libertà. Più che all’obbedienza” Così Letizia Paolozzi su Dea, donne e altri.

Eccole le nostre madri femministe, alle prese con l’emergenza covid19, ribellarsi a partire da sé.

Dalla propria età, il terzo tempo, direbbe Lidia Ravera, che all’invecchiare delle donne ha dedicato un romanzo e un impegno editoriale.

Eccole rivendicare la propria fragilità e libertà, in opposizione alle ipotesi circolate di discriminazione basate sull’età per quanto riguarda la futura ripresa delle relazioni sociali e delle attività. Continua a leggere

Le radici culturali del “revenge porn”

di Dafne Farussi

In queste settimane il tema del revenge porn è tornato a scuotere l’opinione pubblica grazie a un lavoro d’inchiesta di Wired Italia, con il quale sono stati denunciati una serie di canali e gruppi Telegram in cui a quanto pare, inneggiare allo stupro e al femminicidio erano pratiche all’ordine del giorno. La chat oggetto d’inchiesta, con oltre 40.000 iscritti e aperta a chiunque, aveva come scopo quello di diffondere materiale pedopornografico, video e immagini intime di donne non consensuali e scambiarsi consigli su come organizzare abusi sessuali su minori e non.

93813671_2805374636349410_1919231012668178432_n

Campagna di Non Una di Meno #NOREVENGEPORN

Continua a leggere

Coronavirus: “sophia” o tecnocrazia?

Testa_di_atena_di_tipo_parthenos_di_fidia,_scuola_attica_del_IV_secolo_ac,_elmo_metallico_perdutodi Antonella Anselmo

Il 10 aprile il Premier Giuseppe Conte, assumendo piena responsabilità politica, annuncia la nomina di un Comitato di esperti, composto da 17 persone (tra cui solo quattro donne), esperti in governance aziendale, tecnologia ed economia.

Il Comitato dovrà “elaborare e proporre al Presidente del Consiglio misure necessarie per fronteggiare l’emergenza epidemiologica COVID 19 nonché la ripresa graduale nei diversi settori delle attività sociali economiche e produttive anche attraverso l’individuazione di nuovi modelli organizzativi e relazionali che tengano conto delle esigenze di contenimento e prevenzione dell’emergenza”. Inoltre opererà in coordinamento con il comitato tecnico scientifico della Protezione civile (DPCM 10 aprile 2020 che rinvia all’Ord. n. 630 del 3 febbraio 2020 Protezione Civile). Continua a leggere