Venerdì 25 maggio è stata una giornata storica per l’Irlanda. Nessuno si sarebbe aspettato una vittoria così schiacciante del Sì, soprattutto dopo una campagna estremamente divisiva e aggressiva da parte del fronte del No.
Le scene di donne con le lacrime agli occhi hanno fatto il giro del mondo. Quelle lacrime non sorprendono chi conosce l’orribile ottavo emendamento che, equiparando il diritto alla vita del nascituro a quello della madre, di fatto spogliava ogni donna incinta di qualunque diritto. Non sorprende chi conosce la storia di questo paese, stretto per decenni tra le morse di una letale alleanza tra Stato e Chiesa, sentire donne dire: “Finalmente siamo libere”. Continua a leggere