di Caterina Venturini
Che il podcast abbia possibilità evidenti di diventare uno tra i generi letterari più interessanti di questo momento, lo si può notare soprattutto in quei lavori che decidono di sperimentare un intreccio di materiali di foggia diversa, tenuti insieme dalla scrittura e dalla voce.
È quanto accade in Stardust Memories, miniserie radiofonica in quattro puntate in uscita il 27 gennaio su Radio Rai 3, scritta da Chloé Barreau con contributi di Matteo Nucci, che potremmo sottotitolare: «Storia di una parigina a Roma».
Nel ’99 Chloé ha vent’anni e un amore da dimenticare, è in vacanza nella città santa con degli amici francesi atei, e come spesso capita per molti innamoramenti, avviene tutto senza preavviso, forse addirittura “per capriccio” come racconta l’autrice e voce narrante. Chloé s’innamora di Roma guardando un ragazzo ballare sul tavolo di un locale a Trastevere, lo Stardust: s’innamora di quella gioia, di quei passi di musica gitana, di quella libertà di movimento e di una socialità che non chiede nulla se non di essere condivisa, o anche solo guardata; un senso tutto italiano di fare gruppo, di godersi la vita o almeno, riuscire a sopportarla meglio. Continua a leggere