Il clima “intimidatorio” sull’educazione di genere deve finire

Report_Italy_photo.JPGdi Giorgia Serughetti

Il rapporto sull’Italia del Gruppo di esperti del Consiglio d’Europa che monitora l’applicazione della Convenzione di Istanbul contro la violenza sulle donne (GREVIO) ha espresso un giudizio piuttosto netto sul nostro paese. Sono stati fatti degli sforzi a livello politico e normativo, ma il lavoro da fare è ancora lungi dall’essere completato se si vuole davvero affrontare il problema alla radice.

Uno degli aspetti rilevanti è la serie di osservazioni critiche che vengono fatte rispetto alle attività di prevenzione prescritte all’art. 14 della Convenzione, in particolare rispetto alla mancanza di uno sforzo serio, effettivo, all’interno delle scuole, per promuovere la lotta agli stereotipi di genere e l’educazione al rispetto delle differenze. Continua a leggere

Come as you are. Parliamo di sesso

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di Chiara Anselmi

Bisognerebbe ricominciare a parlare di sesso. A farlo in modo sistematico e fuori dai clichés. La minaccia della realizzazione del terzo episodio della saga cinematografica di Sex and the city incombe sul nostro futuro prossimo, con il suo corredo di banalità e inesattezze, luoghi comuni e finte provocazioni. Per questo quando sono inciampata in una copia del libro di Emily Nagoski Come as you are, Risveglia e trasforma la tua sessualità! che in quarta di copertina definisce il piacere un diritto mi è sembrata una buona occasione.

Come as you are, the surprising new science that will transform your sex life è uscito nel 2015 negli Stati Uniti ottenendo un discreto successo. La stampa anglosassone gli ha dedicato recensioni lusinghiere. L’autrice è un’educatrice sessuale e ricercatrice statunitense, ha tenuto corsi sulla sessualità femminile in vari college americani e ha un popolare blog che si chiama The dirty normal.

In varie occasioni ha raccontato che negli elaborati di fine corso, alla domanda ‘qual è la cosa più importante che hai appreso da queste lezioni?’, più del 50% delle sue studentesse risponde: ‘che sono normale’. Da qui la decisione di scrivere il libro.

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Contro l’educazione sessuale? E perché?

MastersofSexdi Giorgia Serughetti

Suppongo che mancasse solo questo, in tempi di offensiva fondamentalista contro ogni intervento nelle scuole che riguardi la sessualità: una voce femminista contro l’educazione sessuale. Per Marina Terragni siamo al “cretinismo progressista”: l’“educazione sessuale” per bambini e adolescenti, “espressione che è quasi un ossimoro perché il sesso è tutto fuorché educato”. Meno parole si fanno sul sesso, aggiunge, meglio è. I ragazzi, da “perfetti perversi polimorfi” possono insegnarci tutto loro.

Ora, però, di cosa stiamo parlando? Quale immagine abbiamo dell’educazione sessuale? Scene da studio di Masters and Johnson, con tanto di elettrodi e apparecchi di misurazione? Fantasie di classi-laboratorio in cui ci si esercita nella masturbazione “correttamente” praticata, o si sperimentano accoppiamenti nelle posizioni raccomandate dagli esperti? Continua a leggere