Parla con lei #1 Silvia Ricci Lempen

Parla con lei è una nuova rubrica di Femministerie, curata da Sara De Simone, e dedicata esclusivamente ad interviste. Scrittrici, cantanti, artiste, poete, registe, raccontano la loro esperienza con la creazione, lo studio, la realizzazione di opere che abbiano al centro le donne, le loro storie, il loro sguardo.

È uscito da qualche mese, per i tipi di Vita Activa, raffinata casa editrice triestina guidata dall’instancabile studiosa e femminista Gabriella Musetti, l’ultimo romanzo di Silvia Ricci Lempen, scrittrice romana da molti anni trapiantata in Svizzera.
I sogni di Anna, questo il titolo, racconta le storie di cinque donne, e ne fa intravedere una sesta, in un arco temporale molto ampio. La narrazione comincia nel 2012 e risale, a ritroso, fino al 1911. Le protagoniste sono donne molto diverse fra loro, per epoca, per appartenenza, per vissuto, eppure tutte legate l’una all’altra da fili invisibili, ma tenaci, che non hanno a che fare con la biologia, ma con la genealogia simbolica.
Ognuna delle cinque protagoniste è parte dell’esperienza di una delle altre, le fa da specchio, la modifica, con lei percorre un pezzo di strada: una staffetta che attraversa un intero secolo, e che intreccia le vicende delle storie personali con il vasto paesaggio del Novecento e del nuovo secolo.

Continua a leggere

Un voto, tanti perché: Biden e le donne americane

di Francesca Caferri

Foto Gage Skidmore

Ci vorrà tempo, prima che la polvere si posi sulle schede delle elezioni americane 2020: alcune debbono ancora essere aperte e conteggiate, altre sono pronte ad essere esaminate di nuovo, di fronte ai ricorsi presentati dal team legale di Donald Trump. Ma con la proclamazione della vittoria di Joe Biden si è già aperto un nuovo capitolo, quello dell’analisi che – per quanto provvisoria – di questo voto si può già fare.

Continua a leggere

Con gli occhi di una ragazza

di Francesca Marta

A chi non è capitato di dire “ok lo faccio” di fronte alla richiesta di un lavoro non proprio di competenza ma che lì per lì è sembrato interessante e curioso? E poi ci si ritrova con la scadenza imminente e si maledice la propria evanescente vena sognatrice, che ogni tanto trascina, nella routine quotidiana, quelle incombenze divergenti che però devi portare comunque a compimento.

Per farla breve. Mi trovo a far parte di una giuria per un contest che la mia organizzazione, Save the Children, propone ogni anno tra bambini, bambine, ragazzi e ragazze su un tema che cambia di volta in volta. I partecipanti vengono suddivisi per categorie anagrafiche e per tipologia di prodotto – testo letterario, fotografia, video. Tutto Mondo Contest, questo il nome della competizione, era dedicato quest’anno a un tema suggestivo “il mondo visto con gli occhi di una ragazza” e per di più si svolgeva in uno scenario decisamente insolito, quello della pandemia.

Insomma, a tre giorni dalla scadenza dell’incarico assegnatomi, mi ritrovo con oltre 100 opere di ragazzi e ragazze, poesie, racconti, fotografie, video da esaminare e valutare. Alcuni inviati quasi per caso e completamente fuori tema, altri mirati, attenti, disciplinati, accurati, folli.

Dopo aver letto e riletto, riguardato, scritto voti, corretto, ricalibrato, mi rendo conto che c’è un mondo, quello dei giovanissimi e delle giovanissime, che, per distrazione o per semplice ottusa convinzione di aver chiuso il cerchio dopo aver fatto uscire di casa due figli, non conosco per niente.

Ed è una sorpresa intensa, un arcipelago di spunti da decifrare. Continua a leggere