di Maddalena Vianello
Il Novecento si affaccia portando con sé nuove idee politiche, una guerra mondiale e un’epidemia spaventosa. La fede, invece, permane apparentemente immobile.
A Serra de’ Conti – terra di mezzadria – la lotta, le partenze per il fronte, le morti insieme alla fame segnano uomini e donne.
In “Un giorno verrà” le storie di Lupo e Clara si rincorrono. Una suora di nome Nella li lega loro malgrado.
Lui è un giovane anarchico rivoluzionario, coraggioso e determinato. Un unico tallone d’Achille, il fratello Nicola. Il solo con cui riesce a mettere in campo la tenerezza.
Lei è la badessa del convento di clausura, conosciuta anche come la Moretta per il colore della pelle. Considerata santa in tutto il circondario, originaria del Sudan, è una spericolata conoscitrice delle strategie ecclesiastiche, pur essendo una donna. Continua a leggere