
Jérôme Bel – Gala
di Roberta Ortolano
Prendere un mezzo pubblico a Roma certe volte vuol dire essere schiacciati in un corpo a corpo, fino a non poter respirare. Al di là del fatto che i mezzi sono oggettivamente pochi e spesso pure mal funzionanti, una delle cose più frequenti che mi è capitato di pensare è questa: ma come sarebbe bello se ora questo nostro stare appiccicati in questo spazio si trasformasse in una danza, come in uno di quei laboratori espressivi in cui ciascuno impara a occupare tutto lo spazio che c’è senza assalire l’altro, sapendosi guardare intorno, avendo cura di chi ne ha più bisogno, percependo forze ed equilibri. Chi prende i mezzi sa che spesso il problema è che le persone si affollano attorno alle porte d’uscita, per la paura del tutto giustificabile di restare ingabbiate, lasciando lo spazio centrale della vettura semivuoto. Succede che ci si arrabbia gli uni contro gli altri, ci si insulta, qualche volta ci si picchia pure. Continua a leggere