di Chiara Anselmi
Dubito che qualcuno abbia capito quale sia esattamente il progetto per la regolamentazione delle aperture domenicali di negozi e centri commerciali, anche perché appare al momento, come molti degli annunci del Governo in carica, una proposta labile e mutevole.
Non considerare come la liberalizzazione senza freni abbia prodotto sfruttamento selvaggio (come sempre) e liquidare il tema come risibile o anacronistico è un’idiozia.
Sono turnista da 23 anni, in un settore che produce h24 sette giorni alla settimana e quelli che dicono: e allora i cinema? Gli ospedali? Mi fanno uscire di senno.
Sono turnista e so di cosa si parla.
Ho un contratto di quelli antichi, con l’articolo 18 e le compensazioni economiche dei disagi, con molte più tutele dei contratti per la grande distribuzione organizzata. Proprio perché è un contratto antico -figlio di una organizzazione del lavoro disegnata sulle esigenze di lavoratori maschi, che delegavano tutto il carico familiare a mogli o compagne per nulla o solo parzialmente occupate fuori casa- la compensazione dei disagi è sempre economica. Per anni mi sono sentita dire: ‘Ma l’azienda te lo paga, eh’ Continua a leggere →