di Cecilia D’Elia
Questa è una storia di amicizia e di forza femminile. Stefania Zambonardi fotografa per passione. Un giorno la sua cara amica Federica Lira scopre di avere un tumore al seno. La notizia irrompe come una deflagrazione a stravolgere la normalità delle loro vite.
Siamo a Brescia. In città, secondo lo Studio Epidemiologico Nazionale dei Territori e degli Insediamenti Esposti a Rischio da Inquinamento, si riscontrano eccessi di incidenza e di ricoveri ospedalieri, in particolare nelle donne, per il melanoma, il tumore della mammella e i linfomi non-Hodgkin.
Nasce così il progetto di una mostra, Terra Ferita, che coinvolge altre donne colpite dal tumore al seno. Federica, Rossana, Itala, Ivana, Barbara, Cristina, Tiziana e Iole decidono di farsi riprendere dall’obiettivo di Stefania Zambonardi. I loro corpi vengono ritratti nei luoghi simbolo dell’ambiente devastato. Cicatrici del corpo e cicatrici della città si parlano. Corpo e paesaggio testimoniano le offese alla natura e alla vita che lo sviluppo industriale può portare con sé. Composta da 28 fotografie e una serie di pannelli, realizzati in collaborazione con Legambiente Brescia, è approdata oggi a Roma, ospitata dalla Camera dei Deputati, nella Sala del Cenacolo, e vi rimarrà fino al 27 maggio.
Una terribile esperienza, che ha visto morire una delle donne coinvolte poco prima dell’inaugurazione della mostra a Brescia, è stata trasformata dalle protagoniste in un’occasione di impegno per il futuro. Al Parlamento chiedono investimenti per la bonifica dei territori e la riconversione delle politiche. A noi tutti di non chiudere gli occhi.
TERRA FERITA Fotografie di Stefania Zambonardi a cura di Federica Lira e Kenan Hleihil
Aperta dal 19 al 27 maggio 2016 dalle ore 10.00 alle ore 18.00 (con chiusura il sabato e la domenica) ingresso di Piazza Campo Marzio, 42.
Per entrare bisogna accreditarsi: cerimoniale.adesioni@camera.it indicando data e orario dell’evento